Questa più che una storia vera e propria è il tentativo di associare delle immagini ad alcuni pensieri di A. Schopenhauer. Riflessioni molto simili vengono fatte da Moravia ne "La noia". Io sono perennemente combattuto tra il preferire lo stato di quiete -sereno, ma poco vitale- a quello di insoddisfazione -doloroso, ma profondamente vivo-. Le 4 pagine che seguono possono avere, mio malgrado, qualcosa di 'gipiano' che però non era affatto voluto -i maestri si studiano, ma non si copiano-. L'effetto finale è dato dalla contingenza. La velocità. La fretta. La voglia di non perdersi in ghirigori e decorativismi.
martedì 5 luglio 2011
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Complimenti, veramente un lavoro degno di nota! =)
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