IL LAVORO C'E' MA IO NON LO CERCO. SPERO CHE UN GIORNO SIA LUI A TROVARMI.

mercoledì 4 luglio 2012

Scorci italiani.

Continuo a pittare allegramente, che ci ho preso gusto e mi intrattengo -pur sapendo che e' ora di tornare alle fatiche fumettistiche e al tedio dell'obbligo narrativo-. Forse, appena avro' modo, rimettero' mano ai mezzi naturali; acrilici e acquerelli che tanto ho trascurato, crogiolandomi nella comodita' paracula della fredda tecnologia. Per ora mi accontento dei colori digitali, arrotondati per eccesso o per difetto . Questa visione italiana estivo/marittima mi fa dimenticare che la' fuori il cielo londinese e' grigio e sempre minaccioso di pianto. Gli infradito li sogno la notte, come fossero qualcosa di erotico, ma non mi sveglio tutto bagnato. Anzi, fa pure un po' freddo e al mattino ho il mal di golae il naso attappato. Non mi rimane che tuffarmi in mari digitali, farmi il bagno nei pixel e lasciarmi asciugare da un calore luminoso in sistema binario che a volte, quando magnanimo, mi regala un pranzo di pesce marinato in vettoriale. Giungo, con la saggezza del vecchio che le ha viste tutte, alla conclusione che in bianco e nero e' meglio il cinema che la vita reale, e che se Dio in uno slancio di generosita' ci ha donato la percezione del colore, era per illuderci che esistesse davvero. Enjoy your summer, voi che potete!

1 commento:

  1. sogno erotico più che rispettabile il tuo, visto che l'infradito è chiamato da qualcuno "ciavatta a perizoma".
    pensa quanto è assurdo l'animo umano, in questo momento , vorrei che il caldo qui in italia si desse una calmata, perchè a Roma non ce la si fa nemmeno ad addormentarsi sotto sedativo. i piu fortunati perdono i sensi fino al mattino.
    e comunque, caro nikon, per entrambi ( in un certo senso) è l'ultima estate;)

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